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martedì 23 agosto 2016

Release blitz "Adam" di Giovanna Roma


Buon giorno lettori!
Anche "Shut up I'm reading" partecipa al release blitz di "Adam" di Giovanna Roma, primo volume della serie dark contemporary "Deceptive Hunters". Ecco dunque cover, trama ed un piccolo estratto del libro.
Seguendo inoltre le regole previste, e che trovate direttamente nel form, avrete la possibilità di partecipare al giveaway che mette in palio una copia ebook del libro!



Titolo: Adam

Autrice: Giovanna Roma

Serie: Deceptive Hunters

Casa Editrice: Self-publishing

Data di pubblicazione: 18 Agosto 2016

Genere: Dark Contemporary**

Prezzo: € 1.99 (dal 18 al 22 Agosto)-  € 2,99



Trama
Ho sempre saputo come sarebbe stata la mia vita.
La mia storia è stata scritta da qualcun altro e non è certo una trama felice.
Solo. Letale. Killer.
Circondata dalla feccia della società. Dipendente. Vuota.
Niente legami. Fuori dal lavoro non esiste una vita vera per me.
Soltanto il baratro.
Tutti si proclamano innocenti, finché il mio proiettile non decide per loro.
Io vedo cosa nascondono dietro la maschera. Li scopro animali.
Poi qualcuno si mette in mezzo e complica le cose.
Qualcuno mi ha urlato in faccia e sono stata costretta ad affrontare i mostri nella mia testa.
Inizia la caccia.
Inizio la fuga.
Ora un bivio cambierà per sempre ciò che sono.
Ora tutto sarà diverso. Finalmente sarò solo io e nessun'altra.

**Attenzione**
Dark contemporary romance
Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene molto forti, violente, esplicite e un linguaggio crudo. Non adatto a minori o persone particolarmente sensibili o suscettibili. Leggerlo potrebbe scioccarvi, persino disturbarvi. 


ESTRATTO



«Ho chiamato la polizia. Saranno qui a momenti» avverte a voce alta, mentre io continuo a voltarle le spalle. 
Inutile guardarla negli occhi: so che mente. Non ci sono telefoni in giro e il suo è ancora nella mia tasca. Non può scappare, perché per raggiungere l'uscita dovrebbe attraversare la cucina. 
La vedo chiaramente nella mia mente. I capelli scompigliati, la voglia nei suoi occhi scuri, la bocca che prega di essere riempita da me. 
Cazzo, non istigarmi. 
Stringo forte gli occhi per togliermela dalla testa. Chiudo le dita in un pugno per sopportare la mancanza di contatto. Respiro a fondo per recuperare la mia calma omicida.
 «Allora sbrigati a prepararmi la colazione.» 
Getto scocciato la teiera nel lavandino, producendo un fragore che risuona tra le pareti spoglie dell’appartamento. Il silenzio acuisce il rumore. Non c’è neanche una bustina di tè, a cosa le serve la teiera? 
Mi giro e la vedo in piedi sotto l’arco che separa la camera dalla cucina. Indossa dei pantaloncini scuri e una maglia blu di cotone. Sento la tentazione bussare alla mia porta. La sua fermezza d'acciaio ha le sembianze di Eleanor. È una combinazione di vulnerabilità e bollente disprezzo. Gli occhi scivolano affamati sulle sue giovani curve. Percepisco ancora il formicolio sulle mani e devo infilarle nelle tasche dei pantaloni per non correre a stringerla. 
Quali parti non ho ancora posseduto di quel corpo? Quali gemiti mi nasconde? 
«Ti prenderanno e ti sbatteranno al fresco.» 
Incrocia le braccia al petto e punta un piede contro il muro alle sue spalle. 
«Sbatteranno al fresco il tuo dio, allora.» Sbriciolo le distanze piano e fingo di riflettere. «Se non erro è così che mi hai chiamato.» Le punto addosso gli occhi, inchiodandola nella sua posizione. «Quando la tua piccola figa mi serrava forte.» 
«Mi assicurerò che gettino via la chiave.» Finge di non udirmi, però il rossore sulle guance la tradisce. 
Crede di innervosirmi? È eccitante, invece. Accorcio le distanze divertito. 
«Sei sempre così bagnata per gli uomini che giuri di non portarti a letto?» 
«Fossi in te scapperei. Quelli non scherzano» insiste meno sicura di un attimo prima. 
«Tu sei folle. Hai ucciso un uomo.» 
«Se lo meritava.» 
Deglutisce a fatica e abbassa la testa. Poverina, provo quasi pena per lei. 
«Ti svelo un segreto, Eleanor.» Sfioro il suo orecchio con le labbra e la sento rabbrividire. «Non serve essere folli, per essere assassini.» 
La sua voce è un sussurro e freme contro la mia guancia. «Quanti l'hanno meritato?» 
Bambolina, chi credi che tenga più il conto? 
La mia risposta è una scrollata di spalle. 
Abbandona le braccia lungo i fianchi e sposta il peso da un piede all’altro. L’ho visto fare spesso ai miei clienti quando erano in difficoltà. Non finiva mai bene… per loro. Sono vicinissimo, tanto da respirare il suo profumo dolce. Le blocco il passaggio con un braccio e la scopro sempre più esitante. La sua paura sta tornando, si nasconde dietro a ogni suo movimento. Ne ho bisogno. Me ne nutro. Mi ricorda perché sono qui, che diavolo esigo da lei. 
«Lo sai che se arrivassero...» Interrompo la frase di proposito e con solo i polpastrelli delle dita risalgo sul suo fianco, sotto la maglia. Un brivido la percorre e si contrae appena. Ritornano alla mente il colore scuro dei suoi occhi, tanto diversi dai miei, il sapore della sua pelle eccitata, il suono soffice dei suoi gemiti divenuti sempre più simili a grida di piacere man mano che penetravo in lei. Giungono come un’onda che mi spinge ancora di più a piegarmi su Eleanor. La brama affiora e mi rende furioso. Cresce, alimentata dai cinque sensi. Sarebbe opportuno che provassi indifferenza o disprezzo, ma desiderarla… Strumento. Burattino. Ripeto quello che è, che dovrebbe essere, e giuro, sarà. «Dovrei ucciderti seduta stante.» 
Resasi conto della gravità di quello che ho appena rivelato, dovrebbe guardarsi intorno in cerca di una via di fuga. È come un topolino schiacciato tra le zampe di un leone affamato, eppure non stacca gli occhi dai miei. 
Cosa la rende così sicura di sé? Sembra chiamarmi, quasi aspettarsi che mi avvicini ancora.
Gli occhioni scuri vibrano luminosi. Sta tramando qualcosa, lo sento. Vorrei che fossero a causa mia, però non sono il tipo che cade nel facile gioco delle illusioni. Ho avuto tante donne nella mia vita e so distinguere l’interesse di una spogliarellista da uno disinteressato. Quello di Eleanor è più simile a chi sta per commettere qualche stronzata, di cui si pentirà l’attimo dopo. 



BOOKTRAILER


L'AUTRICE
Sono nata e cresciuta in Italia e viaggiato sin da bambina. I generi che leggo spaziano tra thriller, psicologia, erotico e dark romance. Anche quando un autore non mi convince, concedo sempre una seconda possibilità, leggendo un altro suo libro. Sono autrice dei romanzi La mia vendetta con te, il suo sequel Il Siberiano e lo storico Il patto del marchese.



GIVEAWAY

Le regole per vincere una copia in digitale di "Adam" sono all'interno del modulo e durerà per tutto il release blitz (dal 18 alla mezzanotte del 24 agosto). 



Segui Giovanna Roma su: 

Non vi basta? Ne volete ancora? Siete curiosi di leggere estratti, teasers esclusivi e magari spoilerare? Ho il posto che fa per voi.

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lunedì 22 agosto 2016

Segnalazione : Sangue amaro di Angela D'Angelo




Buon pomeriggio lettori
Oggi son qui non solo per segnalarvi un interessantissimo libro che sembra aver coinvolto tantissime lettrici, ma anche per parlarvi di un progetto di solidarietà.



L'autrice del libro che sto per presentarvi, infatti, ha deciso di devolvere i proventi realizzati dalla vendita del libro in formato cartaceo alla onlus SALVABIMBI, operante sul territorio di Scampia. L'obiettivo di questa associazione è quello di ridurre quanto più possibile le morti per soffocamento da corpo estraneo nei bambini. Di azzerare le vittime del NON sapere. Come? Insegnando come agire, trasmettendo la conoscenza di quelle tecniche di primo soccorso che possono davvero fare la differenza.


Non potrei quindi essere più che felice di diffondere questo messaggio e di promuovere "Sangue Amaro".


Titolo: Sangue amaro

Autrice: Angela D'Angelo

Casa Editrice: Self - publishing 

Data di pubblicazione: 6 Agosto 2016

Pagine: 202

Prezzo: cartaceo € 7,00 ( i proventi saranno devoluti interamente all'associazione SALVABIMBI)

Ebook GRATUITO 





ACQUISTA IL ROMANZO SU Amazon|Kobo| iBooks | Bookrepublic


Trama
Ci sono luoghi in cui ogni giorno è una lotta alla sopravvivenza, dove l'aria avvelena il sangue. 

Antonio vive a Scampia, un quartiere dimenticato da Dio e dallo Stato. Sulle sue spalle grava la responsabilità di crescere il fratellino Gabriele, inserito in un programma di recupero per minori a rischio.

Ci sono persone che combattono e non si arrendono al senso di impotenza.

Greta è una psicologa. La sua vita non l’aveva preparata al degrado delle Vele, alla silenziosa battaglia ingaggiata da un ragazzo cresciuto troppo in fretta e da un bambino che fatica a riconoscersi nei suoi coetanei.

Ci sono legami che nascono a dispetto delle barriere innalzate dai pregiudizi e dalla società.

Antonio, Greta e Gabriele sono tre figli di una terra amara. Le loro esistenze si intrecciano, si scontrano e si completano sullo sfondo di una realtà difficile e pericolosa, che li minaccia e sembra precludere loro ogni possibilità di avere un futuro.

Sangue Amaro. Una storia di fiducia, di amore, di speranza.



L’AUTRICE

Angela D’Angelo è nata a Napoli. Laureata in Biotecnologie mediche, fin da bambina scopre la passione per la lettura grazie alle fiabe di Andersen. Ha esordito nel settembre 2014 con “Finalmente mio”, un racconto erotico che è stato per oltre un mese ai vertici della classifica Amazon della sua categoria. Nel gennaio 2015 pubblica per Rizzoli Editore, nella collana only digital You Feel, "A letto con il nemico", a cui segue “Ogni maledetta volta”. “Quello che non ti ho ancora detto” è l’ultimo capitolo della “Trilogia del nemico”.
Il suo racconto a puntate, “Sangue Amaro”, è ora diventato un ebook gratuito. “Sangue Amaro” può anche essere acquistato in versione cartacea. I proventi delle vendite del cartaceo saranno INTERAMENTE devoluti alla Onlus SalvaBimbi


Sito ufficiale: https://angeladangelo.blogspot.it
Twitter: https://twitter.com/AngelaDAngelo21
Facebook: https://www.facebook.com/pages/Angela-DAngelo-Autrice/928288783849927
Google+: https://plus.google.com/+AngelaDAngelo21/
Goodreads: https://www.goodreads.com/author/show/5715254.Angela_D_Angelo
Amazon: amazon.com/author/angela_dangelo



domenica 21 agosto 2016

Recensione: Un uso qualunque di te di Sara Rattaro

Titolo: Un uso qualunque di te

Autrice: Sara Rattaro

Casa Editrice: Giunti

Genere : Contemporary

Data di pubblicazione: 14 Marzo 2012

Pagine: 208

Prezzo: € 5,87 (edizione tascabile)





Trama
In un'emozionante confessione che tiene incollati alle pagine, Un uso qualunque di te è un romanzo potente, duro ed estremamente commovente. Una famiglia borghese apparentemente serena è quella formata da Viola, Carlo e dalla diciassettenne Luce: grandi occhi spalancati verso il futuro. Distratta madre e moglie, Viola coltiva mille dubbi sul suo presente e troppi rimpianti camuffati da consuetudini. Carlo, invece, è un marito presente e innamorato e la solidità del legame familiare sembra dipendere soprattutto da lui. È quasi l'alba di una notte di fine primavera quando Viola riceve un messaggio da suo marito che le dice di correre in ospedale. Stava dormendo fuori casa e si deve rivestire in fretta, non c'è tempo per fare congetture, il cellulare ora è scarico e nel messaggio non si dice a quale ospedale debba andare né cosa sia successo. Una corsa disperata contro il tempo, i sensi di colpa e le inquietudini che da anni le vivono dentro. Fino al drammatico faccia a faccia con il chirurgo le cui parole porteranno a galla un segreto seppellito per anni e daranno una sterzata definitiva al corso della sua esistenza.



Ho comprato questo libro mesi fa eppure, per un motivo o per un altro, ne ritardavo sempre la lettura. Ero lì, intenta a cercare qualche libro da portare con me e da leggere durante le mie vacanze in Spagna, qualcosa che potesse entrare facilmente in valigia quando, dopo aver guardato la mia libreria per ore , sono incappata in questo piccolo libricino. 
Shame on me perché mi son decisa a leggere questo libro solo per le sue dimensioni! Ora, dopo aver concluso questo gioiellino, l’unica cosa che continuo a chiedermi è “Perché ho aspettato tanto?”.

Certo, la storia di Viola non è sicuramente una piacevole storia da leggere spensieratamente sotto l’ombrellone. 
Questa è una storia devastante. Anche ora che sono qui per parlarvene sento ancora tutto il dolore che ho provato leggendo questo meraviglioso quanto straziante libro.

“Un uso qualunque di te” inizia descrivendo proprio l’evento catastrofico che da il “la”a tutta la storia: Luce, figlia di Viola, è ricoverata d’urgenza in ospedale ma Viola non è lì con lei. È lontana kilometri di distanza, in un letto non suo, accanto ad un uomo che non è suo marito. Inizia così la corsa disperata di Viola in ospedale e gli innumerevoli flashback che ci raccontano di Carlo, il marito premuroso e sempre attento, di Angela, l’amica d’infanzia, e di tutti quegli innumerevoli sbagli che Viola ha commesso nella sua vita.

E questi flashback colpiscono direttamente l’anima del lettore. Ho odiato Viola. L’ho detestata e poi, infine, l’ho capita. 
Ho amato Carlo, marito perfetto e padre sempre attento, punito da Viola proprio per la sua perfezione. Perché la verità è che Viola non riesce a sentirsi accettata, continua dopo anni a sentirsi un pesce fuor d’acqua, ancora non riesce a sentirsi all’altezza di suo marito e sua figlia ed in qualche modo la sua mente perversa e insana continua a credere di dover punire tanta perfezione nel modo più vile possibile: tradendoli. 

Sara Rattaro descrive tutta la storia in maniera impeccabile, con poche ed essenziali parole che mirano dritto all’anima del lettore. 
Questa storia mi è entrata dentro con una velocità pazzesca: un vortice di emozioni mi ha investito, e chiudere il libro senza averlo concluso mi è risultato impossibile. 
La vicenda è interamente narrata dal pov di Viola e continui e ripetuti sono i flashback che in qualche modo permettono sempre più al lettore di capire un personaggio complesso come Viola. Fa eccezione solo l’ultimo capitolo scritto interamente dal pov di Carlo. È proprio quest’ultimo capitolo che mi ha dato il colpo di grazia finale, che mi ha logorato l’anima e che mi ha fatto entrare Carlo nel cuore. 

“Dovrei odiarti e invece. Invece non riesco e non pensare che se tu avessi fatto l’altra scelta, se avessi seguito quell’uomo, io avrei vissuto una vita non mia.Non riesco nemmeno a immaginarla una vita diversa, nessuno può convincersi di stare bene se non si trova accanto a chi ama.
So che è difficile da capire. Ma non lo è per me.”




giovedì 18 agosto 2016

Recensione: Tienimi vicino di Megan Hart

Titolo: Tienimi vicino

Autrice: Megan Hart

Casa Editrice: Harper Collins Italia

Genere : Erotic Romance

Data di pubblicazione: 7 Luglio 2016

Pagine: 332

Prezzo: € 14,90

"Alcune persone ti lasciano cicatrici sul corpo e nell'anima. E lo chiamano Amore"



Trama
Effie e Heath sono personaggi molto conosciuti, non per qualcosa che hanno fatto, ma per ciò che è successo loro quando erano piccoli. Segregati e abusati dallo stesso uomo per diversi anni, i due ragazzi hanno trovato conforto l'uno nell'altra sino a quando non sono riusciti a fuggire dalla loro prigione e l'aguzzino non è stato arrestato.

Ora sono due adulti che cercano di andare avanti con le proprie vite. Effie pensa che sia arrivato il momento di cercare di avere una relazione "normale", e Heath non è l'uomo giusto, perché il solo guardarlo in faccia è un salto in quel passato buio e angoscioso. Per questo cambia uomini nello stesso modo in cui si cambia d'abito tutti i giorni. Heath, invece, è da sempre innamorato di Effie, per lui non potrà mai esserci un'altra donna. Inoltre, è convinto che entrambi potranno andare avanti con le proprie vite solo dopo aver affrontato e sconfitto il passato che li accomuna. Una nuova crisi, però, è pronta a scagliarsi contro di loro, tanto che Effie teme che non ritroverà mai un suo equilibrio se non tornando nella casa dove la storia ha avuto inizio e Heath dovrà essere al suo fianco. 

Questa è la storia di un amore particolare, travolgente e forse anche un po’ malato.
E' la storia di Effie e Health conosciuti da tutti per le terribili ed atroci violenze che in passato son stati costretti a subire. La loro è un’infanzia bruciata fatta di violenze, abusi, terrore.
Rapiti da un uomo fuori di testa Effie e Health sono costretti a vivere nello squallore, in un seminterrato lugubre, sporco e privo di luce.
E' così che i due si conoscono.
Insieme cercano di sopravvivere alla fame, alle allucinazioni e ai dolori dovuti alle droghe, ai soprusi subiti soprattutto dal povero Health.  
Eppure , in quel posto senza speranza, nasce qualcosa tra i due: un sentimento disperato, doloroso, ma che dona ad Effie e Health speranza e conforto.


Salvati e riportati a casa dopo tre anni dal rapimento, Effi e Health non riescono più a condurre una vita tranquilla. Non riescono più a sentirsi al sicuro.
Heath non riesce a tenere fede agli impegni lavorativi per cui non fa che saltare da una carriera ad un’altra e ad ubriacarsi di continuo.  Una sola è la sua certezza: Effie. Vuole lei, ama lei, la desidera ardentemente e sa di non poter  amare nessun altra se non lei.


Effie invece inizia a concedersi agli uomini più di quanto dovrebbe, ad esplorare la sua sessualità in maniera totalmente inadeguata. Perché come può essere certa di quello che prova per Heath senza aver neanche provato a cercare qualcosa, qualcuno che possa essere in qualche modo migliore per lei? Come può essere certa che il loro sia un vero amore e non semplicemente un sentimento dovuto e dettato da quelle circostanze spiacevoli che hanno determinato il loro avvicinamento?

“Non capisci? Stare insieme non ci fa bene. Riusciamo soltanto a ricordarci a vicenda il passato. È come… come se ci facessimo impazzire”
“Preferisco che mi tormenti, mi faccia impazzire, piuttosto che lasciarmi”   (…) “Tormentami” sussurrò Heath “fammi impazzire, per il resto della vita. Ma ti scongiuro, Effie, non lasciarmi. Devi solo farti amare.”

Eppure è sempre da Heath che Effie torna. 
Perché sa di poter contare sempre e unicamente su di lui. 
Perché sa che Heath è l’unico in questo mondo che può capirla. 
Non conta se continuano a dirsi addio, a litigare costantemente e a ricordarsi il passato Effie cercherà sempre Heath.  Cerca lui anche quando da alla luce Polly, nata da un rapporto occasionale. Ed Heaht è lì. Sempre lì per lei. Nonostante questa loro storia altalenante lo faccia impazzire, lui è pronto a salvarla, e si affeziona a Polly come fosse sua figlia.


Ho amato Heath, ne ho adorato ogni suo singolo aspetto. Certo non è il principe azzurro dalla scintillante armatura, ma Heath è sempre lì per la sua Effie. Cerca di salvarla a modo suo, con il suo sconfinato amore. 
Perché Heath ama, ama veramente, intensamente, in maniera sconsiderata. Ed è questo che ha portato me ad amare questo personaggio ancora di più. 
Difficile è stato invece il mio rapporto con Effie. Ammetto di non averla mai capita fin in fondo. Forse, semplicemente perché il mio povero cuoricino straziato sperava in una loro unione definitiva ma Effie continuava a scappare. Eppure l’amore che Effie prova per Heath traspare limpido e incondizionato, anche attraverso la sua arte. Perché quegli orologi e quelle iniziali nascosti nei suoi quadri dovranno pur significare qualcosa.

Nonostante la sua fama internazionale, non avevo ancora avuto modo di leggere alcun libro di Megan Hart ma a ad una trama come quella di “Tienimi vicino” non potevo decisamente resistere. 
Il libro è scritto in terza persona, aspetto che solitamente non apprezzo particolarmente in quanto più distaccato eppure la Hart è talmente abile nelle sue descrizioni, la sua scrittura così fluida da non ostacolare in nessun modo le mie sensazioni ed emozioni. Il libro è caratterizzato da flashback costanti riguardanti gli eventi passati permettendoci in questo modo di comprendere la vicenda a fondo. 
Tengo a precisare che questo è un romanzo erotico ed in quanto tale le scene a sfondo sessuale sono tante e molte sono decisamente forti.


Unica pecca? Il finale. Non mi ha convinta per nulla. Descritto in maniera un po’ troppo frettoloso è riuscito in qualche modo a rovinare quelle sensazioni che pregustavo già dalla prima pagina di questo libro.




3 Gattini e mezzo!



lunedì 1 agosto 2016

Release Blitz + Recensione: "Uccidimi" di Chiara Cilli



Esce oggi Uccidimi, terzo romanzo della serie dark contemporanea Blood Bonds di Chiara Cilli, l'ultimo che vedrà protagonisti Henri Lamaze e Aleksandra Nikolayev!



Titolo: Uccidimi
Autore: Chiara Cilli
Serie: Blood Bonds #3
Genere: Dark Contemporaneo
Pagine: 281
Prezzo eBook: € 4.99
Prezzo cartaceo: € 11.50
Data di pubblicazione: 1 Agosto 2016



Non avrei mai immaginato che la mia vita sarebbe finita così.
Non avrei mai creduto che la mia vita sarebbe dipesa dalla sua.

Ero pronta a morire per mano dell'uomo che mi aveva distrutto.
Ero pronto a uccidere la donna che si era presa tutto me stesso.

Ma la mia sofferenza non è ancora terminata.
Ma me l'hanno portata via.

Sta venendo a riprendermi, lo sento.
Me la riprenderò, a qualsiasi costo.

E questa volta non potrò fermarlo.
E questa volta non fallirò.

A meno che non sia io a ucciderlo.



**Attenzione**
Romanzo Dark Contemporaneo
Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente, linguaggio forte e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone sensibili al dolore e alla schiavitù.



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LEGGI L'ESTRATTO


«A
lzati».
Gli occhi sgranati dal terrore, fissai l'uomo mentre si rimetteva il cellulare in tasca, dopo aver ricevuto chissà quali istruzioni. «Cosa…»
La voce mi morì in gola non appena me lo ritrovai davanti, accucciato sui calcagni. Nonostante fosse di un'avvenenza strabiliante, l'oscurità che regnava sul suo viso era spaventosa oltre ogni limite.
Un'oscurità molto diversa da quella che celava i volti dei fratelli Lamaze.
Quella di quest'uomo non nascondeva alcun tormento.
Era pura.
Incondizionata.
«Non parlare. Non chiedere. Fa' come ti dico» mi istruì, la voce così profonda da farmi tremare. «È tutto chiaro?»
Lo fissai, paralizzata dalla paura. C'era qualcosa in lui che mi ghiacciava il sangue nelle vene e radeva al suolo tutta la mia audacia. Non mi aveva neanche sfiorato, nondimeno era come se il mio subconscio fosse consapevole della sua lampante pericolosità.
Come se sapesse che contro di lui non avevo alcuna speranza.
Il mio silenzio non gli piacque. «Quando ti faccio una domanda» scattò «tu rispondi». Temporeggiò, forse per consentirmi di comprendere ciò che aveva detto. Poi ripeté: «È tutto chiaro?».
Il suo sguardo era così duro da togliermi il fiato. Non vi era umanità in esso, solo una risolutezza che mi annientava.
«Sì» riuscii a bisbigliare.
Strinse impercettibilmente gli occhi, quasi la mia risposta lo avesse irritato. «Non prendermi per il culo, Nikolayev. So che donna sei. L'ho visto, ricordi?» Inclinò il capo e mi squadrò in un modo che mi fece accapponare la pelle. «Prova di nuovo».
Sapevo bene cosa si aspettava da me.
Quello che voleva.
Quindi feci appello a tutto il mio coraggio e, con decisione, dissi nuovamente: «Sì».


TEASER GRAFICO




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L'AUTRICE

Nata il 24 Gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal dark fantasy e contemporaneo all'erotic suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.


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LA MIA RECENSIONE 

“Hai mai desiderato morire?. 
Io lo avevo fatto diverse volte, da quando Herni Lamaze mi aveva contaminato irrimediabilmente. 
Ma ora lo volevo con ogni fibra del mio essere. Niente in me si ribellava all’idea- né il mio spirito guerriero né l’anima che Herni aveva reclamato.
Agognavo la morte.
Rapida.
Immediata.
Ma non sarebbe mai arrivata.”

Quando leggo una serie bellissima, una di quelle che mi strazia il cuore e che so già essere incancellabile,  mi ritrovo nella maggior parte dei casi ad aspettarne in trepidante attesa il finale. E proprio quando questo ultimo agognato libro è lì, sul mio e-reader o nella mia libreria, mi ritrovo ad averne paura.
Ho paura di una delusione.
Ho paura che le mie aspettative ,forse troppo alte, non siano soddisfatte.
Ho paura che l’autrice repentinamente mi sconvolga una storia in cui ho creduto.
Quando la Cilli ha proposto a noi blogger di leggere in anteprima “Uccidimi”, terzo volume della serie Blood bonds e ultimo capitolo della storia Henri ed Aleksandra, ho esitato.
I primi due libri della serie avevano ridotto il mio cervello in pappa e il mio cuore in tanti piccoli cuoricini fatti di Henri ed Ale.
E se le aspettative fossero state troppo alte? Se questo ultimo capitolo avesse rovinato una storia che avevo trovato fin dalle prime righe fantastica?
Ma il libro era lì, sul mio ebook e al richiamo della Cilli non si esita, si risponde.
Mi sono tuffata in quelle righe e quelle righe mi hanno completamente catturata.

Questo libro è una droga, e la Cilli , perdonatemi il francesismo, è un fottuto genio.

Quante congetture avete provato a formulare per questo conclusivo capitolo della storia? Quante?
Ebbene, dimenticatele.Perché è impossibile anche solo minimamente prevedere cosa questo libro ha da raccontarvi.

Avevamo lasciato, negli ultimi capitoli del secondo libro della serie, un Aleksandra ferita e distrutta, rapita dalla stessa persona che sembra aver momentaneamente messo KO il nostro Henri. La persona che c’è dietro questo rapimento ha un obiettivo: distruggere i fratelli Lamaze, puntare dritto al cuore del caro Armand, iniziando proprio da Henri. 

Aleksandra ha solo un modo per salvarsi la vita: distruggere il suo mostro, annientare la sua ossessione, demolire quella persona che sembra essersi impossessata della sua anima e probabilmente del suo cuore. Il suo unico compito è uccidere Henri.

“Lui è….fuoco”. Feci una smorfia stizzita.
“Gli basta uno sguardo per farmi a pezzi, e ancora non l’ha capito. Non capisce che non ha bisogno di togliermi la vita, per uccidermi davvero. Deve solo guardami in quel modo. Il nostro modo”…. “Lui….non mi fa respirare. Mi costringe ad essere più forte di quanto io sia. Mi spinge al limite, a combattere in una maniera che mi annienta. Lui…” boccheggiai “Mi fa desiderare cose che non dovrei. Mi riversa addosso emozioni che non posso gestire, che non posso bramare. Odio tutto quello che mi fa provare. Non voglio sentire niente per lui. Niente” ringhiai a denti stretti.



Herni, dal canto suo, ha solo uno scopo: non importa gli ostacoli che dovrà affrontare, non conta se dovrà per questo giocarsi la vita, lui troverà la sua Aleksandra perché solo lui ha il diritto ed il potere di toglierle la vita. E questa volta sarà pronto a farlo.

“E' forte. Così forte che a voltre mi sono chiesto se sia umana. È inarrestabile, e…” scossi la testa “e qualunque cosa io faccia, non riesco ad annientarla. L’ho vista cadere. E cadere. Ma si è sempre rialzata, quasi resistermi fino all’ultimo fosse diventata la sua missione. Lei…” soffiai l’aria dalle narici, incollerito “Lei è come benzina. Io sono il fuoco, e invece di tenerla lontana, non faccio che tirarla a me. Non faccio che avvicinarmi. Lei si avvicina”. 
Contrassi il volto in una smorfia sofferente e adirata. “Mi fa perdere il controllo. Lei ha il controllo. Su di me. Su di noi. Eppure…. Posso schiacciarla. So che posso. Devo. Perché odio quello che mi fa provare. Io  non lo voglio. Ma lei continua a guardarmi, a vedermi, e non riesco ad impedirlo. Lo voglio.” 
Taci
Mi malessi con tutta l’anima.
“Voglio lei. Mi appartiene e io…”
Sono suo

Ma ciò che Aleksandra ed Herni decisamente non hanno preso in considerazione sarà l’ondata di sensazione, il turbinio di emozioni che saranno costretti ad affrontare quando finalmente, dopo un lasso di tempo che per loro sembra infinito (e anche per noi poveri lettori), si rivedono. Occhi negli occhi. Cuore contro cuore.



“Non la riconobbi. 

Finchè il suo sguardo non incatenò il mio. 
Sussultammo.
Riprendemmo vita.
L’uno nell’altra.”




Riusciranno Herni ed Ale ad ignorare ciò che il cuore proprio non vuol dimenticare?

Ricordatevi, ciò che in questo libro regna sovrana è la COERENZA. Henri ed Aleksandra sono due personaggi che son cambiati, sono evoluti, rimanendo in un certo senso sempre uguali. Nessun bad boy che si trasforma nel principe azzurro pronto a salvare la principessa di turno in pericolo. Aleksandra  non  è una principessa e non ha bisogno di essere salvata. È una guerriera.

La scena conclusiva mi ha dato il colpo di grazia. Incredibilmente triste, decisamente dura ma dannatamente giusta.

Insomma, vi ho convinti? Fidatevi di una povera piccola lettrice che in questa lettura ci ha davvero rimesso quei due piccoli neuroni che si ritrovava. Questa storia merita una chance. 

Detto ciò, perdonatemi, ma devo ancora riprendermi.






 

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