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martedì 5 aprile 2016

Recensione: Vola più in alto di Diego Pelizza

Buon pomeriggio lettori,
ebbene si, dopo un periodo di assenza sono finalmente ritornata qui, sul mio angolino virtuale.
Purtroppo problemi familiari e impegni universitari hanno reso la mia vita impossibile, la mia vita sociale sull'orlo del fallimento e ristretto il mio già ridotto tempo libero.

Oggi son qui per presentarvi un libro di cui vi avevo già parlato e, che avevo presentatato qui sul blog. Sto parlando di "Vola più in alto" di Diego Pelizza.


Titolo: Vola più in alto

Autore: Diego Pelizza

Casa Editrice: Cleup

Genere: Narrativa

Pagine: 188

Disponibile qui



Trama
Davide Parisi ha diciannove anni e un fratello minore autistico, Edoardo. La presenza di Edo ha condizionato da sempre la vita di Davide, come un fardello ingombrante e difficile da accettare, provocandogli ansie, insicurezze, sensi di colpa.
La famiglia Parisi sta vivendo un periodo difficile: Edo, che per tre anni è stato in un centro per ragazzi autistici, è stato da poco trasferito in una struttura meno attrezzata e ha avuto un evidente peggioramento. Mentre i genitori devono affrontare questa circostanza, la vita di Davide scorre con un perenne senso di insoddisfazione tra le lezioni universitarie, dove è sempre solo, e le serate con gli amici del suo paese, da cui si sente sempre più distante. Solamente durante le sedute con una psicologa Davide ha la possibilità di esprimere tutto il suo malessere, legato agli indelebili ricordi del passato e alle paure per il futuro.
Il ritorno in paese di un vecchio amico e l’incontro con una ragazza gli daranno la forza di fare i conti con i suoi problemi e, forse, gli permetteranno di accettare la sua realtà familiare.


L'autore
Diego Pelizza (Padova, 1994) è diplomato al liceo classico e frequenta il DAMS all’Università di Padova. Questo è il suo primo romanzo.

 







"Mia mamma entrava in camera. Cercava di confortarmi. Mi diceva sempre la stessa cosa, ogni volta: vola più in alto. Sempre quella frase. Vola più in alto"
 
 

"Vola più in alto" è la storia di Edo, un bambino autistico. Costretto ad un trapianto al fegato, a lughe permanenze in ospedale ed ad assumere montagne di farmaci solo nel primo anno di vita, Edo non ha sicuramente avuto una vita facile.
"Vola più in alto" è la storia di una mamma che ha sacrificato tutto per gli amori della sua vita: Suo marito e i suoi due figli.

E' la storia di un padre che ha sulle spalle il peso di mille preoccupazioni.

 
Ma, soprattuto, "Vola più in alto" è la storia di Davide Parisi.
Davide che decisamente non ha una vita come tutti gli altri adolescenti.
Davide che non riesce a vivere con quella serenità e spensieratezza tipica dei suoi coetani.
Davide che è costretto al vivere al margine, che ha sul cuore ogni lacrima di sua madre ed ogni delusione di suo padre.
Perchè quando tuo fratello soffre di un così grave disturbo, la tua vita irrimediabilmente cambia.
Tutto inaspettatamente ruota intorno "al problema". Ogni esigenza, ogni piccolo desiderio assume una luce differente. Gli altri, semplicemente, non possono capire.
 
"E mi sento morire, perchè da tempo Edo non stava così male, e pensavo che l'inferno delle sue crisi fosse passato da anni e invece ora ci sono di nuovo dentro, e vorrei rendermi utile in qualche modo e invece sono sempre uno spettatore passivo delle disgrazie della mia famiglia"

Davide è un ragazzo timido, introverso, con poca fiducia in se stesso.
E' un ragazzo che vive nell'ombra ma che vorrebbe urlare al mondo il suo dolore.
 
Diego Pelizza con estrema maestria riesce a far avvicinare il lettore a Davide, facendolo entrare in punta di piedi nel suo mondo.
Un mondo fatto di insicurezze, di grandi speranze, di sogni romantici e di dure realtà.
 
"Perche continuare a fantasticare, quando posso avere una conversazione reale con lei?
Perchè fantasticare è più facile. E più sicuro"
 
Ammetto di aver amato terribilmente questo personaggio.  Sarà per la scrittura scorrevole e fluida dell'autore, sarà perchè in ogni pezzettino di Davide ho riscoperto un pezzettino di me, ma Davide mi è entrato nel cuore.
Mi sono rivista nelle sue mille insicurezze, nel suo amore incondizionato per i "classici moderni"(Giovane Holden nel cuore) , nella la sua passione per il cinema (Come si può non amare Inception!?).
Mi sono ritrovata persino nella sua stramba mania di collezionare i biglietti del cinema e nel suo odio per il Gattopardo, nel suo timido modo di cantare "Tanti auguri a te" accennando semplicemente un moviemento delle labbra, nella sua concezione di " lavori domestici" semplicemente evitabili.

Avrei voluto esserci per lui, abbracciarlo, confortarlo, essere la sua valvola di sfogo. In alcuni momenti leggendo di lui mi son sentita quasi invadente, come se ogni pagina svelasse un piccolo segreto che lui forse non sarebbe stato disposto a condividere con me.


Particolare è il rapporto tra Edo e Davide. Un rapporto fatto di odio ma di tanto amore. Due fratelli diversi, profondamente separati ma intimamente legati.
Se da un lato Davide respinge il fratello per questa sua vita drammaticamente cambiata, lo incolpa per la sofferenza di una madre che vede piangere più di quanto dovrebbe, se da un lato si interroga sul suo futuro e si preoccupa di quando un giorno a badare ad Edo ci sarà solo lui; dall'altro lato lo protegge, lo ammira, lo ama.

 
"Edo mi fissa con il suo sguardo velato e indecifrabile. Poi sbatte le palpebre, si tira su e allunga una mano dietro la mia nuca. Avvicina piano il mio volto al suo, senza staccare i suoi occhi dai miei. Posa la sua guancia contro la mia. È un contatto strano, guancia contro guancia, i primi accenni di barba contro la mia pelle. E stiamo così, senza fare nulla, Edo che spinge la sua guancia contro la mia, per aumentare il contatto fisico. Gli soffio sull'orecchio e lo sento ridere. Allora soffio di nuovo, più piano, più dolcemente, e con la coda dell'occhio lo osservo, il suo sguardo attento, concentrato su quella nuova, misteriosa sensazione. Quando smetto di soffiare, lui scosta il suo volto dal mio. Ci guardiamo negli occhi per un paio di lunghissimi secondi e mi ritrovo a chiedermi che cosa sono io per lui e se so davvero, se potrò mai capire davvero, che cosa lui è per me."
 



Ringrazio Diego Pelizza, per aver creduto in me. Per aver scelto questo blog perchè solo in questo modo ho avuto la possibilità di poter leggere un libro che porterò nel cuore.

Che altro dirvi?! Date un'opportunità a questo libro. Date un'opportunità a Davide di urlare al mondo la sua storia. Io e Mao lo consigliamo!

 

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